Lesione della cuffia dei rotatori

La cuffia dei rotatori è una struttura muscolo-tendinea costituita da 4 muscoli (sovraspinoso, sottospinoso, sottoscapolare e piccolo rotondo)  i quali rispettivi tendini si inseriscono a livello dell’omero fondendosi con la capsula articolare della spalla (il “guscio” che contiene questa articolazione)garantendo, congiuntamente con il muscolo deltoide ed i muscoli scapolari, il corretto movimento dell’articolazione della spalla. 

Le lesioni della cuffia dei rotatori possono essere traumatiche, cioè dovute ad un evento traumatico oppure degenerative.

Un fattore causale e prognostico importante è l’età del paziente: classicamente la frequenza di questa patologia aumenta dopo i 40 anni ed è presente in maniera asintomatica in circa il 20% della popolazione.

I sintomi possono variare in modo significativo da paziente a paziente; il quadro tipico è caratterizzato da dolore intenso, soprattutto notturno e durante attività di sollevamento pesi associato nel più delle volte a sensazione di cedimento/instabilità con importante limitazione funzionale.

La diagnosi clinica si avvale di test funzionali associati alla valutazioni di specifici esami strumentali come Ecografia e Risonanza Magnetica Nucleare (RMN).

La scelta del tipo di trattamento da seguire (conservativo o chirurgico) è complessa e deve tener conto di numerosi elementi: età del paziente, estensione della lesione, presenza o meno di lesioni associate e livello e tipo di attività lavorativa/sportiva.

Il trattamento conservativo  si basa sulla somministrazione di farmaci anti-infiammatori non steroidei e sull’infiltrazione locale con cortisonici, fattori di derivazione piastrinica ed acido ialuronico, continuando, una volta attenuato il dolore, con un programma di riabilitazione fisioterapica di rinforzo muscolare.

Nei pazienti attivi, spesso si preferisce un trattamento di tipo chirurgico. Questo trattamento, un tempo sempre effettuato a cielo aperto, ora può essere realizzato in artroscopia. L’artroscopia permette di reinserire i tendini che si sono staccati in maniera del tutto mini-invasiva.

Il trattamento post-operatorio si avvale di un tutore che immobilizza la spalla per 3-4 settimane, seguito da un protocollo riabilitativo votato al  ripristino del movimento articolare e della potenza muscolare con mobilizzazione precoce in acqua.